Frammento da:
IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE
di Bernardo Soares
(Titolo originale: O Livro do Desassossego por Bernardo Soares)
Edizione di riferimento: Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, prefazione di Antonio Tabucchi, traduzione di Maria Josè de Lancastre e Antonio Tabucchi, Universale Economica Feltrinelli, 2000
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Erik Satie - Gnossienne No.4
Reinbert de Leeuw, piano
************************************
E così sono, futile e sensibile, capace di impulsi violenti e assorbenti, cattivi e buoni, nobili e vili, ma mai di un sentimento duraturo, mai di un'emozione che continui ed entri nella sostanza dell'anima. Tutto in me tende ad essere senza interruzione un'altra cosa; un'impazienza dell'anima con se stessa come con un bambino inopportuno; un'inquietudine sempre crescente e sempre uguale. Tutto mi interessa e nulla mi prende. Attendo a tutto sempre sognando; fisso i più impercettibili movimenti del volto dei miei interlocutori, raccolgo le intonazioni millimetriche dei loro discorsi; ma mentre ascolto non ascolto, penso a qualcos'altro, e ciò che meno mi resta della conversazione è il senso dì quanto è stato detto da me o da colui col quale ho parlato. Di modo che spesso ripeto a qualcuno quello che ho già ripetuto, chiedo di nuovo quello che mi è già stato risposto; ma potrei descrivere, in quattro parole fotografiche, l'espressione dei muscoli con la quale costui ha detto quello che io non ricordo o il lampo di comprensione dello sguardo con cui ha ricevuto il discorso che io non ricordavo di avergli fatto. Sono due, ed entrambi sono lontani: fratelli siamesi che non sono attaccati.
10.
E assim sou, fútil e sensível, capaz de impulsos violentos e absorventes, maus e bons, nobres e vis, mas nunca de um sentimento que subsista, nunca de uma emoção que continue, e entre para a substância da alma. Tudo em mim é a tendência para ser a seguir outra coisa; uma impaciência da alma consigo mesma, como com uma criança inoportuna; um desassossego sempre crescente e sempre igual. Tudo me interessa e nada me prende. Atendo a tudo sonhando sempre; fixo os mínimos gestos faciais de com quem falo, recolho as entoações milimétricas dos seus dizeres expressos; mas ao ouvi-lo, não o escuto, estou pensando noutra coisa, e o que menos colhi da conversa foi a noção do que nela se disse, da minha parte ou da parte de com quem falei. Assim, muitas vezes, repito a alguém o que já lhe repeti, pergunto-lhe de novo aquilo a que ele já me respondeu; mas posso descrever, em quatro palavras fotográficas, o rosto muscular com que ele disse o que me não lembra, ou a inclinação de ouvir com os olhos com que recebeu a narrativa que me não recordava ter-lhe feito. Sou dois, e ambos têm a distância — irmãos siameses que não estão pegados.
IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE
di Bernardo Soares
(Titolo originale: O Livro do Desassossego por Bernardo Soares)
Edizione di riferimento: Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, prefazione di Antonio Tabucchi, traduzione di Maria Josè de Lancastre e Antonio Tabucchi, Universale Economica Feltrinelli, 2000
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Erik Satie - Gnossienne No.4
Reinbert de Leeuw, piano
************************************
E così sono, futile e sensibile, capace di impulsi violenti e assorbenti, cattivi e buoni, nobili e vili, ma mai di un sentimento duraturo, mai di un'emozione che continui ed entri nella sostanza dell'anima. Tutto in me tende ad essere senza interruzione un'altra cosa; un'impazienza dell'anima con se stessa come con un bambino inopportuno; un'inquietudine sempre crescente e sempre uguale. Tutto mi interessa e nulla mi prende. Attendo a tutto sempre sognando; fisso i più impercettibili movimenti del volto dei miei interlocutori, raccolgo le intonazioni millimetriche dei loro discorsi; ma mentre ascolto non ascolto, penso a qualcos'altro, e ciò che meno mi resta della conversazione è il senso dì quanto è stato detto da me o da colui col quale ho parlato. Di modo che spesso ripeto a qualcuno quello che ho già ripetuto, chiedo di nuovo quello che mi è già stato risposto; ma potrei descrivere, in quattro parole fotografiche, l'espressione dei muscoli con la quale costui ha detto quello che io non ricordo o il lampo di comprensione dello sguardo con cui ha ricevuto il discorso che io non ricordavo di avergli fatto. Sono due, ed entrambi sono lontani: fratelli siamesi che non sono attaccati.
10.
E assim sou, fútil e sensível, capaz de impulsos violentos e absorventes, maus e bons, nobres e vis, mas nunca de um sentimento que subsista, nunca de uma emoção que continue, e entre para a substância da alma. Tudo em mim é a tendência para ser a seguir outra coisa; uma impaciência da alma consigo mesma, como com uma criança inoportuna; um desassossego sempre crescente e sempre igual. Tudo me interessa e nada me prende. Atendo a tudo sonhando sempre; fixo os mínimos gestos faciais de com quem falo, recolho as entoações milimétricas dos seus dizeres expressos; mas ao ouvi-lo, não o escuto, estou pensando noutra coisa, e o que menos colhi da conversa foi a noção do que nela se disse, da minha parte ou da parte de com quem falei. Assim, muitas vezes, repito a alguém o que já lhe repeti, pergunto-lhe de novo aquilo a que ele já me respondeu; mas posso descrever, em quatro palavras fotográficas, o rosto muscular com que ele disse o que me não lembra, ou a inclinação de ouvir com os olhos com que recebeu a narrativa que me não recordava ter-lhe feito. Sou dois, e ambos têm a distância — irmãos siameses que não estão pegados.
Fernando Pessoa - E così sono, futile e sensibile... erik satie je te veux | |
Likes | Dislikes |
517 views views | 6.32K followers |
People & Blogs | Upload TimePublished on 20 Nov 2018 |
Không có nhận xét nào:
Đăng nhận xét